Sono trenta i beneficiari dei contributi previsti – intercettando un finanziamento regionale – dal Comune di Nardò per le attività di bonifica, rimozione e smaltimento dei manufatti in amianto (presente in diverse superfici, nei rivestimenti di tubi e caldaie, in pannelli e lastre di copertura, e potenzialmente pericoloso quando si sbriciola e si corrode per l’usura, perché rilascia fibre che possono essere inalate).
L’avviso è scaduto il 31 ottobre ed era rivolto a tutte le persone fisiche e giuridiche residenti a Nardò, proprietari o titolari di un diritto di godimento su immobili o terreni interessati dalla presenza di manufatti contenenti amianto. Cioè, abitazioni civili, strutture edilizie ad uso commerciale, artigianale, agricolo o industriale aperte al pubblico o comunque di utilizzazione collettiva dai quali deriva una esposizione a fibre aerodisperse. Sono state considerate ammissibili le spese di redazione e presentazione del piano di lavoro per le attività di bonifica, rimozione e smaltimento, le spese di rimozione e bonifica, le spese di trasporto, infine le spese di smaltimento e/o recupero e le spese amministrative. L’ammissione al contributo è avvenuta sulla base dell’ordine cronologico di presentazione delle domande e il contributo massimo erogato a ogni soggetto non supera l’80% della spesa ritenuta ammissibile e l’importo di 1500 euro. I trenta beneficiari hanno ottenuto contributi che vanno da un minimo di 195 euro a un massimo, appunto, di 1500 euro.
L’altra, importante, novità è la riapertura dei termini per nuove istanze, che vanno presentate entro il 31 gennaio 2019, per la distribuzione di risorse residue per un totale di 4562 euro. Così come descritto dal bando (disponibile sul sito del Comune di Nardò al link https://goo.gl/oSChtD), è indispensabile presentare apposita domanda di partecipazione (allegato A) corredata da una scheda sintetica descrittiva dei manufatti contenenti amianto (schema riportato all’allegato B comprensivo del rilievo fotografico) e contestualmente – quindi non anche in un secondo momento – la documentazione tecnico-amministrativa comprovante la corretta esecuzione dell’intervento di bonifica e l’avvenuto pagamento dei servizi. Cioè, l’allegato C compilato in ogni sua parte e una serie di documenti forniti dalla ditta esecutrice: la fattura quietanzata in originale, la copia del Piano di Lavoro, la copia della quarta copia del Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR), la copia dell’autorizzazione del soggetto che effettua la bonifica e/o la rimozione, la copia dell’autorizzazione del soggetto che effettua il trasporto dei manufatti contenenti amianto, la documentazione fotografica attestante lo stato ante e post operam. Gli allegati A, B e C sono disponibili al link https://goo.gl/J7SnNy.
Ulteriori informazioni possono essere richieste al settore Ambiente (geometra Vanessa Felline) al numero di telefono 0833 838266, all’indirizzo di posta elettronica [email protected] o all’indirizzo di posta elettronica certificata [email protected].