È ormai ufficiale: il neretino Antonino Ribaudo (tecnico FIJLKAM nella disciplina del Judo e fondatore del Centro Sportivo Ribaudo, nonché figura di riferimento per il Judo nella nostra comunità) ha ottenuto dalla Libertas, ente italiano di promozione sportiva e culturale riconosciuta dal CONI, l’incarico di “Componente della Commissione Tecnica Settore Judo Sud Italia”! La città di Nardò può festeggiare con orgoglio questo nuovo traguardo nel panorama sportivo nazionale.
Questa non è che una piccola conferma del valore dell’impegno sportivo svolto dal maestro Ribaudo nella nostra cittadina, portato avanti negli anni con passione e dedizione, trasmettendo ai suoi allievi non solo tecniche sportive, ma anche valori fondamentali come il rispetto, la disciplina e la gentilezza.
Nel complimentarci con Antonino Ribaudo per questa prestigiosa e impegnativa nomina, abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con lui. Entusiasta ed emozionato, il Maestro ha dato piena disponibilità nel rispondere alle nostre domande, dimostrando felicità e orgoglio per questo significativo traguardo.
D: “Ciao Maestro, e grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande!”
R: “È un piacere!”
D: “Sicuramente la città di Nardò sarà entusiasta che un neretino ha ottenuto questo importante titolo!”
R: “Ne sono entusiasta anche io! Ci tengo però a precisare una cosa: sono neretino da più di 13 anni, ma non sono nato a Nardò… io sono originario di Torino, città che reputo la più bella al mondo… è lì che sono cresciuto, che ho iniziato a praticare Judo… ma nella splendida Nardò ho conosciuto mia moglie e per esigenze familiari mi ci sono trasferito… Nardò che mi ha accolto e ho amato sempre di più negli anni… soprattutto perché è proprio grazie a Nardò che ho realizzato, e sto realizzando, i miei sogni!”
D: “Addirittura! Ma andiamo in ordine… Come ha iniziato il suo percorso nel mondo del Judo?”
R: “Ho iniziato a fare Judo nel lontano 1978 quando avevo circa 8 anni e mezzo… Sono entrato in questo mondo grazie a un amico con cui abbiamo iniziato a praticare questa disciplina, con la differenza che lui ha smesso dopo un mese, io ho proseguito senza sosta e a livello agonistico per più di 14 anni. Anni questi che mi hanno portato tante conoscenze ma soprattutto amicizie, stringendo forti legami grazie alle esperienze vissute durante gli allenamenti, competizioni e vivendo negli anni questo sport. È incredibile come il Judo abbia fatto nascere queste amicizie così forti, legami che un judoka conosce bene.”
D: “Quali sono stati i momenti più significativi della sua carriera da atleta e da tecnico?”
R: “Sicuramente vincere la coppa Italia, ottenendo la cintura nera per meriti sportivi, e poi la vittoria a suon di ippon (termine per definire, nel judo, il K.O. tecnico, n.d.r.) a Marsiglia, in Francia… In quella competizione ero in “prestito” per l’Akiyama Settimo, uno tra i club più titolati al mondo. Come momento più significativo da tecnico sicuramente esser riuscito ad aprire una società sportiva qui a Nardò e un affiatato gruppo di Judoka, sebbene tutte le difficoltà… E siamo sicuri che la mia società con i suoi judoka divulgherà adesso e tra decenni questo sport che reputo il più bello al mondo!”
Rispondendo a queste domande, il Maestro Antonino Ribaudo parla con occhi lucidi, ed emana un’energia coinvolgente e carica di passione.
D: “Meraviglioso… Cosa significa per lei essere nominato come Componente della Commissione Tecnica Settore Judo per il Sud Italia?”
R: “Sicuramente come società sportiva non fa che renderci orgogliosi del lavoro svolto con il nostro Team. Questo lo devo sicuramente a mio figlio (Salvatore Ribaudo, n.d.r.), anche lui tecnico federale che con il suo talento trasmette passione ai nostri ragazzi! Insieme promuoveremo l’Ente al quale siamo affiliati e ringraziamo la Libertas Judo e il suo Presidente Dott. Lorenzo Lommano.”
D: “Quindi se ho capito bene non sei l’unico tecnico nella tua società a formare i tuoi judoka.”
R: “Eh, sarebbe impossibile per me essere da solo. Come detto prima, se non fosse per il mio team oggi non saremmo qui a parlarne. Devo innanzitutto ringraziare mio figlio, anche lui tecnico federale (sempre Salvatore Ribaudo, n.d.r.), per il modo fantastico in cui allena i nostri ragazzi: non solo perché insegna egregiamente la tecnica ma anche per la preparazione degli agonisti attraverso il potenziamento della massa muscolare. Sono sincero nel dire che senza il suo prezioso aiuto avrei dovuto contro la mia volontà gettare la spugna, per motivi di lavoro legati alla mia attività… mio figlio però, grazie a questa forte passione che condividiamo, ha sacrificato la sua carriera lavorativa facendo sì che il nostro team continui lentamente a scalare le ranking list. Mi sento davvero fortunato e auguro a tutti i papà di avere un figlio così bravo e talentuoso! Senza nulla togliere ovviamente alle mie figlie, sempre presenti, e alle nostre mogli (Presidente Tedesco Selena, moglie di Antonino Ribaudo, e Massa Clara, per Salvatore, n.d.r.)… ecco, il loro continuo supporto per noi è fondamentale, sono veri pilastri per la nostra società.”
D: “Quali responsabilità comporta questo ruolo e come intende affrontarle?”
R: “Saremo nella commissione tecnica del Judo in Puglia e nel Sud Italia, regioni molto grandi e logisticamente impegnative, ma ci impegneremo a dare supporto tecnico e organizzativo ai Tecnici che entreranno a fare parte della Libertas nazionale. È una sfida che affronto e affronteremo, consci delle problematiche relative a coniugare lavoro e passione.”
D: “Come pensa che questa nomina possa influire sulla promozione del Judo nella nostra regione?”
R: “Siamo ottimisti nel pensare che buoni rapporti con le altre società sportive Pugliesi faranno sì che molte di loro per la stima reciproca promuoveranno con noi lo sport Pugliese e Neretino.”
D: “Ha in mente progetti o iniziative specifiche per promuovere il Judo in Puglia?”
R: “Abbiamo molto progetti lungimiranti nel promuovere il Judo! Vorremmo organizzare stage e tornei per tutte le categorie, nessuna esclusa! Dapprima, cercheremo di sensibilizzare l’amministrazione comunale affinché dedichi le strutture presenti per organizzare eventi di questo tipo.”
D: “Cosa rappresenta per lei essere considerato uno dei motivi di orgoglio della città, sportivamente
parlando?”
R: “Premettendo che l’umiltà è uno dei cardini della filosofia del Judo, e che lavoriamo quotidianamente con i giovani per creare una forma mentis che accompagnerà il judoka ad essere una persona migliore… credo che l’orgoglio per noi siano i nostri ragazzi, il loro sorriso e il loro cuore… sono già tutto per noi!”
D: “Quali sono i valori fondamentali che cerca di trasmettere ai suoi allievi attraverso il Judo?”
R: “Innanzitutto attraverso il Judo trasmettiamo l’amore per il prossimo. Forse è insolito sentire questo da una disciplina di arti marziali, ma questo amore lo si vede ogni volta che proiettiamo l’avversario sul tatami (il tappeto sul quale si pratica la disciplina, n.d.r.), evitando così che non sbatta la testa al suolo, e questo lo facciamo indipendentemente dal contesto nel quale ci troviamo. Facendo Judo si instaurano amicizie che non si dimenticano, perché pur essendo uno sport individuale per praticarlo c’è bisogno del gruppo, del lavoro di squadra, di fiducia reciproca. Nel Judo ci si adegua rispettando tutto, a partire dal saluto al Maestro e ai colleghi. Inoltre, una delle cose più importanti che insegniamo nel Judo è perdere. Esatto, proprio a perdere, poiché nella vita di un atleta ci si impegna per vincere e vivere momenti felici, ma per arrivarci bisogna affrontare (e saper affrontare) eventi tristi e difficoltà di ogni tipo… solo così si impara a superarle, ci si migliora e si cresce.”
D: “Verissimo. Qual è il consiglio principale che dà ai giovani che si avvicinano a questo sport?”
R: “Ai giovani che si avvicinano a questo sport consiglio di non far passare troppo tempo prima di partecipare a una gara… Le competizioni aiutano a vincere le proprie paure e a reprimere l’eccessiva l’aggressività. È sufficiente provare a fare Judo per trovarsi di fronte a voi un bambino, un adolescente o un adulto che ha le stesse vostre paure… e solo con voi potrà superarle!”
Ringraziamo il Maestro Antonino Ribaudo per il tempo che ci ha dedicato e rinnoviamo i nostri complimenti per questa nomina ottenuta, certi che presto farà di nuovo parlare di sé e della sua società, promuovendo il Judo a 360° e portando lo sport neretino a livelli sempre più alti!
In bocca al lupo, Team Ribaudo!
Articolo di Damiano Rizzelli