Il Questore della Provincia di Lecce ha disposto una serie di servizi straordinari finalizzati a verificare alcune situazioni di illegalità di esercenti operanti in queste zone dove la movida, spingendosi oltre il consentito, sfocia in violazioni amministrative e reati che arrecano particolare allarme sociale e che vanno dallo spaccio al disturbo della quiete pubblica.
I servizi, che hanno visto impegnate diverse articolazioni della Questura nonché una pattuglia della Polizia Locale, ognuno per la parte di specifica competenza, hanno analizzato i vari fenomeni sia sotto il profilo repressivo che amministrativo e preventivo.
Solo nella giornata di ieri, sono stati controllati 9 locali, identificate 170 persone di cui 40 minorenni, elevate 7 sanzioni ad altrettanti locali per violazione dell’art.20 del codice della strada, ovvero per aver occupato il marciapiede senza garantire una zona adeguata alla circolazione dei pedoni.
Sempre a seguito dei controlli disposti nelle ultime settimane, gli agenti della Questura di Lecce, hanno notificato, nella giornata di ieri, al gestore di un esercizio pubblico del centro cittadino, il decreto di sospensione, adottato dal Questore di Lecce, per giorni 10, della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande, ai sensi dell’art. 100 del TULPS.
Il provvedimento di chiusura è stato adottato a seguito di un episodio criminoso avvenuto verso le ore 2.40 di domenica 19 u.s, iniziato con un alterco verbale all’interno del locale e proseguito fuori, dinanzi all’ingresso, nel corso del quale, un giovane di 22 anni, veniva aggredito da un individuo, che dopo averlo spintonato, gli strappava dal collo con violenza una collanina dorata con crocefisso; nella circostanza, sia il predetto che altri due suoi amici, prima di subire la rapina, erano stati accerchiati e minacciati da un gruppo composto da circa quindici giovani avventori, che li minacciavano, intimandogli di allontanarsi.
Nell’ultimo mese, nella zona compresa tra P.zzetta S. Chiara, Via Maremonti e Via Ascanio Grandi, si sono verificati altri episodi criminosi, nel corso di uno dei quali, un altro giovane avventore, rapinato anch’egli della collanina d’oro, a seguito dell’ aggressione, riportava una grave frattura maxillo-facciale, con prognosi di 30 gg..
Il provvedimento di chiusura, si è reso necessario a seguito dei numerosi servizi di osservazione e dei controlli effettuati negli ultimi mesi da equipaggi delle Forze di Polizia che hanno evidenziato la frequentazione abituale del locale da parte di soggetti gravati da precedenti penali e di polizia.
Si tratta di una misura di natura cautelare che non ha diretta finalità punitiva nei confronti del gestore, ma mira a prevenire i potenziali rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica, derivanti dalla circostanza che un esercizio pubblico possa divenire luogo di aggregazione abituale di persone evidenziatesi per la commissione di reati. Nel dispositivo previsto dall’art. 100 del TULPS è insito anche un valore di deterrenza nei confronti dei soggetti che frequentano il locale, i quali sono in un certo modo “avvisati” dell’attività preventiva di vigilanza svolta nei loro confronti, al fine di indurli a tenere comportamenti improntati al rispetto delle norme vigenti. La normativa prevede altresì che, in caso di recidiva, la licenza possa anche essere revocata.
In esito ai controlli effettuati anche nelle scorse settimane, si è proceduto altresì a notificare nella giornata di ieri, un provvedimento di D.A.CUR, ossia il divieto di accedere e di stazionare, presso gli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande, ubicati in alcune vie della cosiddetta “movida”, precisamente in Piazzetta Santa Chiara, adottato a seguito delle nuove disposizioni del c.d. “Decreto Caivano”, nei confronti di un individuo arrestato il 19 novembre scorso da personale della Sezione Volanti per resistenza, minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate,
danneggiamento aggravato, nonché deferito in stato di libertà per i reati di oltraggio a pubblico ufficiale, violenza privata, percosse.
Detto provvedimento, della durata di 18 mesi, è stato emesso da parte del Questore a seguito di successiva istruttoria della Divisione Anticrimine della Questura. Sono state, infatti valutate le condotte del soggetto ritenute pericolose per la sicurezza urbana, in quanto verificatesi nelle immediate vicinanze di numerosi esercizi pubblici con somministrazione di alimenti e bevande, in una zona notoriamente ed abitualmente centro di aggregazione sociale soprattutto di giovani , anche in considerazione dell’orario in cui si sono svolti i fatti- ovvero nel pomeriggio di domenica 19 novembre- con l’elevata presenza di famiglie con figli minori , tanto da destare particolare allarme.