Il successo del festival letterario di Nardò è stato addirittura clamoroso. “La Neretina. Festival della Cultura Controcorrente”, svoltosi dal 13 al 15 ottobre ha registrato numeri importanti per presenze, interesse della comunità, in una cornice marittima di tutto rispetto nobilitata dalla presenza di ospiti di primo piano: dal presidente UGL Francesco Paolo Capone al condirettore di Libero Pietro Senaldi, passando per Laura Tecce e Gianluigi Paragone.
Nardò, 16 ott – Il festival si è appena concluso, ma già si pensa al futuro. Inevitabile, dopo aver avuto modo di osservare e gradire una partecipazione tanto attiva della comunità salentina alla rassegna letteraria. “La Neretina. Festival della Cultura Controcorrente”, tra intellettuali, contenuti, dibattiti e conferenze di grande attrattiva finisce qui. Ma ci sono tutte le premesse per rappresentare un nuovo inizio, una nuova partenza, verso un futuro ancora più luminoso. Dal Mediterraneo al politicamente corretto, alla nostalgia di un’Italia potenza industriale che non c’è più e che vorremmo tutti rinascesse. I temi si sono sprecati, così come gli ospiti di prestigio. La giornata di domenica, in particolare, ha portato la manifestazione agli apici, con la conferenza di Francesco Borgonovo e il monologo di Gianluigi Paragone “Moderno sarà lei”, a presentare l’omonimo libro.
Argomenti diversi, la guerra dei sessi e la loro snaturazione a opera della dittatura politcamente corretta da un lato, l’Italia e il suo mondo geniale, vivo, pulsante del passato dall’altro. E poi anche le riflessioni sul mondo agroalimentare, sul Mare Nostrum, su tutto ciò che significa prospettiva per una Nazione che cerca di ritrovare sé stessa.
Particolare interessante, la riscoperta dell’inventore neretino Salvatore Napoli Leone a opera di Marcello Gaballo, il principale artefice della creazione nel 2021 di un museo a suo nome.
Nutrita partecipazione anche per la nuova presentazione della rassegna “Profeti inascoltati del ‘900” a cura di Andrea Lombardi con i ritratti di Dionisio di Francescantonio. Senza dimenticare l’apporto di giornalisti come Gianluca Veneziani, Giacomo Susca o di cronisti come Raffaele Pappadà, moderatore nella giornata di sabato di un incontro su “Salento e sport”, con ospiti del calibro di Cesare Barbetta e del direttore sportivo del Lecce Stefano Trinchera. Nardò chiude, ma apre al futuro. Con il ringraziamento dovuto a tutti coloro che hanno reso possibile questa straordinaria esperienza, dal pubblico all’amministrazione comunale e provinciale giungendo fino al consigliere comunale Pierpaolo Giuri che tanto si è impegnato nell’allestimento dell’evento.