I lavori di manomissione del suolo pubblico e i successivi ripristini devono essere eseguiti nel rispetto delle autorizzazioni rilasciate. L’amministrazione comunale torna alla carica sulle criticità che continuano ad emergere in città per i lavori delle aziende incaricate della realizzazione di lavori di manutenzione o realizzazione di opere infrastrutturali per servizi (acqua, energia, fibra, ecc.), già a rapporto nel settembre scorso per una serie di ripristini inadeguati del manto stradale, essenzialmente buche, avvallamenti e rattoppi sbagliati. Una situazione incresciosa che incide sul decoro delle superfici stradali (l’amministrazione comunale negli ultimi anni ha investito circa dieci milioni di euro per la manutenzione della rete urbana ed extraurbana) e che genera il rischio di sinistri, anche con gravi lesioni personali, che a loro volta generano contenziosi che espongono l’ente alla spesa di ingenti risorse finanziarie.
In queste ore, il sindaco Pippi Mellone, l’assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti e il dirigente dell’area funzionale 1 Cosimo Pellegrino hanno inviato una lettera ad Aqp, 2iRetegas, Enel, Telecom Italia, Fibercoop e Fastweb, per ribadire appunto che i lavori di manomissione del suolo pubblico devono essere eseguiti nel rigoroso rispetto delle autorizzazioni rilasciate, con particolare riferimento all’uso di macchine e attrezzature idonee, alla qualità del materiale di reinterro e alle modalità di ripristino del tappetino, che dovrà essere eseguito entro il termine di validità dell’autorizzazione e dovrà presentare forme regolari, al fine di minimizzarne l’impatto visivo.
Il Comune di Nardò, non a caso, rilascia prescrizioni molto dettagliate sull’esecuzione dei lavori nei documenti autorizzativi, che riguardano la tempistica, la comunicazione degli interventi, le modalità del taglio del manto stradale, l’utilizzo di macchine gommate, la consistenza degli strati di ripristino, le modalità di posa del manto bituminoso, la pavimentazione dei marciapiedi, i riferimenti normativi da considerare, persino l’apposizione della segnaletica stradale.
I soggetti destinatari della lettera sono stati avvertiti che non saranno più tollerati ripristini non eseguiti nel rispetto delle autorizzazioni e che, a partire dal 10 maggio, con il supporto del Comando di Polizia Locale, sarà avviata una campagna di controllo dei lavori con relative sanzioni per gli inadempienti. Il Codice della Strada, all’art. 21, per lavori eseguiti senza autorizzazione o in violazione delle autorizzazioni, stabilisce una sanzione che parte da un minimo di 866 euro, oltre all’obbligo del ripristino. Ma in casi specifici sarà valutata anche la sospensione delle autorizzazioni.
“La tolleranza è finita – annuncia l’assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti – non è accettabile che dopo aver speso oltre dieci milioni di euro di manutenzione stradale, si proceda con manomissioni e ripristini superficiali e sbagliati. Che ci danneggiano e che sono pericolosi. Le autorizzazioni che i nostri uffici rilasciano contengono molti dettagli operativi e scadenze precise, chi non li rispetta sarà inevitabilmente sanzionato. Non dobbiamo trovare buche, avvallamenti, rattoppi indecenti. Abbiamo il diritto-dovere innanzitutto di garantire la sicurezza stradale e poi di salvaguardare gli enormi investimenti finanziari degli ultimi anni”.