NARDO’ – Come spesso è accaduto nel corso di questi anni, il sindaco rimpasta il minestrone della sua asservita Giunta con il solo fine di rafforzare se stesso e mettere all’angolo anche i soli potenziali principi di dissenso rispetto a quello che è il suo fine: usare la politica per gestire potere e percepire uno stipendio pagato dai contribuenti. Quest’ultima messa in scena dell’azzeramento della Giunta Comunale altro non è stato che un momento già calcolato per mandare a casa quello che è stato il principale assessore di Mellone fin da quando è sindaco e che egli stesso ha definito fino a non molto tempo fa “imprescindibile”. Lupo non era un assessore qualunque, ma colui che ha gestito per 7 anni il bilancio comunale e che è stato il responsabile politico della seconda lista, per voti espressi, della coalizione che ha sostenuto Mellone solo 16 mesi fa.
Questo è accaduto perché Mellone, non più ricandidabile, vuole imporre alla squadra che lo sostiene la candidatura a sindaco della signora Mariagrazia Sodero, attuale assessore ai servizi sociali evidentemente molto debole dal punto di vista sia elettorale che politico, dato che in questi anni non mi pare abbia fatto parlare di sé per straordinarie ed innovative misure nel settore welfare di cui è responsabile.
Puerile, poi, la passerella con foto di rito degli altri assessori revocati e rinominati in 48 ore che ringraziano papà Pippi per avergli restituito il giocattolino sottrattogli per fare il “tagliando”, come Mellone lo ha definito. Persone che, evidentemente, pur di fregiarsi di una carichetta sarebbero disposte a farsi umiliare pubblicamente, come è accaduto, senza neppure chiedere spiegazioni.
Lorenzo Siciliano
Consigliere Comunale
Capogruppo Partito Democratico