Sin dall’inizio della storia dell’uomo il mare ha creato distanze, ma anche messo in collegamento luoghi e ambienti, gli uomini e le loro culture. Da alcuni anni, insieme a Costa del Sud Diving Service, gli archeologi del Museo della Preistoria di Nardò accompagnano i visitatori nel percorso via mare tra i tanti siti di Portoselvaggio, ripercorrendo lo stesso tragitto svolto dagli studiosi che sessanta anni fa scoprirono lo straordinario patrimonio paleolitico del litorale neritino. A partire da domani, giovedì 25 agosto, tutti i giovedì (sino al 27 ottobre) ci sarà una visita subacquea grazie al progetto Immersi, cioè sarà possibile immergersi nel mare della storia e nei colori della biodiversità che oggi abita la costa neritina. L’iniziativa è rivolta a fruitori in possesso della certificazione minima Open Water Diver, ha una durata di circa 1 ora e mezza e un costo di 35 euro (oltre a 15 euro per il noleggio dell’attrezzatura). La prenotazione è obbligatoria al numero 349 6799790.
Il paesaggio preistorico di Portoselvaggio, infatti, si estende su fondali marini e grotte sommerse che migliaia di anni fa erano terra ferma frequentata dai cacciatori-raccoglitori del Paleolitico. All’interno del Museo, nella collezione messa a disposizione dal Gruppo Speleologico Neretino, sono, ad esempio, custoditi resti fossili di erbivori provenienti da una di quelle grotte. Le ricerche in corso stanno descrivendo le trasformazioni ambientali e integrando in quei paesaggi ampie aree che oggi si trovano al di sotto del livello del mare e che è utile visitare per vivere la bellezza dei luoghi e comprendere il valore e la fragilità di quello che il nostro mare custodisce.
L’attività è organizzata da Nomos – Servizi per la Cultura del Patrimonio e Costa del Sud Diving Service, in collaborazione con il Laboratorio dell’Ecomuseo dell’Archeologia Costiera di Nardò e con il Comune di Nardò (assessorati ai Parchi e Aree protette e alla Cultura).
“Questa iniziativa – spiega l’assessore ai Parchi e alle Aree protette Andrea Giuranna – spiega molto bene la nostra visione del parco e quella, “illuminata”, del Museo della Preistoria di Nardò, che abbina cura e fruizione del patrimonio. Portoselvaggio è di tutti e la conoscenza della sua ricchezza è il primo passo per una fruizione rispettosa, anche in mare. Le immersioni sono attività a basso impatto e diluite nel lunghissimo segmento estivo che va da aprile a ottobre”.
“Il lavoro del Museo della Preistoria in questi anni – aggiunge l’assessora alla Cultura Giulia Puglia – ci ha fatto comprendere come sia fondamentale coniugare cura e fruizione del patrimonio nella sua interezza, anzitutto paesaggistica. Lo dimostrano anche le ricerche in corso proprio sull’evoluzione del nostro paesaggio costiero. Con “Immersi”, dunque, si va in profondità, scoprendo il parco e il suo mare da una prospettiva, per ovvie ragioni, non alla portata di tutti”.