Torna con un doppio speciale appuntamento Ultimi Fuochi Festival, teatro e musica in luoghi segreti immersi nella natura e illuminati dalla luce del tramonto.
La rassegna, alla sua quarta edizione, si è conclusa come da calendario la scorsa settimana ma il grande successo di pubblico registrato ha decretato la realizzazione di un extra festival, con due appuntamenti in più.
Venerdì 27 e sabato 28 agosto andrà in scena Come va a pezzi il tempo di e con Alessandra Crocco e Alessandro Miele, produzione Ultimi Fuochi Teatro.
L’appuntamento sarà alle 18,30 in un luogo segreto di Spongano (Le) che verrà svelato, come da tradizione e filo conduttore di questo straordinario momento d’arte e condivisione, solo a chi effettuerà la prenotazione.
Lo spettacolo, che ha una durata di 35 minuti, si svolgerà interamente alla luce naturale del tramonto, caratteristica peculiare del Festival, ed è aperto a un massimo di 40 spettatori. Il costo del biglietto è di 3 euro.
COME VA A PEZZI IL TEMPO è una drammaturgia originale di Crocco e Miele che conduce lo spettatore dentro la vita di una coppia e racconta una storia ridotta in
pezzi, come la memoria di una vita, come un sogno ripercorso con la mente al risveglio. Lo spettacolo non ha un andamento narrativo lineare ma procede per salti, gli attori si spostano nello spazio ed evocano momenti diversi e universali nella loro semplicità.
“È la banalità del quotidiano e della coppia nella sua essenza, spogliata del contesto e filtrata da ogni ornamento, che a tratti riesce a essere tenera ma che è per lo più agghiacciante, arida e spassionata. Crocco e Miele la recitano senza artifici, con dialoghi asciutti e con gesti studiati ed essenziali, articolati in un’abile drammaturgia che riesce a evocarci l’universalità del fallimento amoroso” (Alex Giuzio – Altre Velocità)
Come va a pezzi il tempo, nato in un appartamento per pochi spettatori alla volta, è stato riadattato nel 2018 in una “sunset edition” destinata ai luoghi naturali di Ultimi Fuochi Festival.
La quarta edizione di Ultimi Fuochi Festival ha avuto come musa una grande protagonista della storia dello spettacolo dal vivo: Eleonora Duse. La “divina” proprio un secolo fa, nel 1921, ritornava sulle scene dopo 12 anni di assenza e una lunga e profonda crisi che aveva riguardato la sua persona ma anche l’intero Paese coinvolto nella tragedia della Prima Guerra Mondiale. “In un periodo drammatico come quello che stiamo vivendo Per informazioni e prenotazioni: tel. +39 3881271999 – [email protected]