Questa sera, alle ore 19:30 presso Agorà Salandra in Piazza Salandra, si terrà la presentazione del romanzo del giovane scrittore Antonio Cotardo – Cantante, Scrittore, dal titolo “Il rumore degli errori/ The noise of Mistakes”. Dopo i saluti introduttivi da parte della presidente di Archeoclub Terra d’Arneo, Antonietta Martignano, dialogheranno con l’autore Carla Casolari e Ornella Gidiuli. La presentazione del romanzo rientra nella rassegna letteraria Pagine Nuove, organizzata dall’Associazione Culturale Archeoclub Terra d’Arneo e da Agorà Salandra, con il patrocinio del Comune di Nardò.
Di cosa parla il romanzo? Alberto è un uomo di trent’anni a cui la vita ha dato tutto quello che dovrebbe servire ad un essere umano per essere felice. La vera felicità però va oltre l’appagamento del materialismo e se ci sono dei conti in sospeso con se stessi, bisogna trovare il modo di risolverli una volta per tutte. Il rumore degli errori” è una storia comune a quella di tantissime persone. Un intreccio di emozioni, suoni, profumi, parole, ricordi e solitudini. Attraverso queste pagine infatti, sarà possibile fare un profondo viaggio interiore, riscoprendo l’importanza di alcuni valori che si stanno purtroppo perdendo, convinti che le nuove tecnologie di comunicazione, possano soppiantarli prendendone il sopravvento.
Antonio Cotardo ha 29 anni e vive a Caprarica di Lecce, dove ha un’attività che si occupa di cura del verde. Musica e cultura sono le colonne portanti della sua vita, un modo per riempire l monotonia della realtà che combatte soprattutto attraverso lo studio del bel canto. Antonio è spesso in giro per l’Italia con la sua voce, grazie alla quale ha ottenuto importanti riconoscimenti. Ha un sito internet, www.antoniocotardo.it, dove si occupa di recensioni di libri e articoli vari. Ha pubblicato nel 2016 una silloge poetica dal titolo Venticinque, Edit Santoro, tradotta in lingua inglese nel 2017. “Il rumore degli errori/ The noise of mistakes” è il suo primo romanzo, una storia toccante in cui l’autore mette in risalto la fragilità degli esseri umani, consigliando di prendere la vita con un gigantesco e meraviglioso sorriso.