Sorrisi per strada, strette di mano, scambi di battute, per la prima uscita dei due candidati di Liberi e Uguali nel collegio di Nardò alle prossime elezioni politiche del 4 marzo, Marcello Risi alla Camera e Massimo D’Alema al Senato. Nel pomeriggio di ieri hanno incontrato i cittadini in partecipatissimi incontri di caseggiato. Dall’associazione Officina Cittadina alla zona 167 e al quartiere San Gerardo, l’accoglienza è stata calorosa ed è servita a misurare gli umori dei neritini che, entusiasti, non hanno deluso le aspettative.
Sorrisi per strada, strette di mano, scambi di battute, per la prima uscita dei due candidati di Liberi e Uguali nel collegio di Nardò alle prossime elezioni politiche del 4 marzo, Marcello Risi alla Camera e Massimo D’Alema al Senato. Nel pomeriggio di ieri hanno incontrato i cittadini in partecipatissimi incontri di caseggiato. Dall’associazione Officina Cittadina alla zona 167 e al quartiere San Gerardo, l’accoglienza è stata calorosa ed è servita a misurare gli umori dei neritini che, entusiasti, non hanno deluso le aspettative.
Risi ha raccontato, nelle varie tappe, i motivi che lo hanno portato alla candidatura: “Metto al servizio di tutto il territorio la mia esperienza di amministratore e la mia storia politica. In particolare la città di Nardò si gioca una partita importante, ed è nel rapporto con la nostra città che sento una responsabilità in più” spiega l’ex sindaco, e chiosa: “Non siamo contenti della deriva della politica cittadina. A questo si aggiunge il peso che ormai tutto il Mezzogiorno ha perso nella politica nazionale. È giunto il momento di rimboccarci le maniche”.
D’Alema ha evidenziato ai cittadini, coinvolti e comunicativi, la coerenza di chi si ripresenta nello stesso territorio e allo stesso elettorato, certo di non averlo deluso. A chi tra i convenuti ha confessato che, prima della candidatura di Risi era convinto per il voto di protesta a 5 stelle, l’ex premier ha strappato un sorriso con una battuta: “Il voto più di protesta che puoi fare a Renzi è votare per me”.
Nel “benedire” la candidatura di Risi alla camera nel suo stesso collegio, D’Alema ha poi detto “Vogliamo fare squadra, siamo parte della stessa impresa. Dobbiamo aiutare i migliori ad emergere. La politica non può essere un impiego per chi non ha altro da fare, nella vita. Con noi, di sicuro avrete una voce più forte nelle istituzioni”. Al padrone di casa, infine, l’ex capo del Governo ha detto “Abbiamo la stessa litografia di Luttazzi. Per un attimo, mi son sentito a casa”. Parole che lui, visibilmente emozionato, non dimenticherà.