La lettera di un consigliere comunale
Su via Giovanni XXIII l’amministrazione comunale sta portando a compimento un intervento di grande valore, sia per l’aspetto della riqualificazione urbanistica sia per i significati simbolici dello stesso.
La lettera di un consigliere comunale
Su via Giovanni XXIII l’amministrazione comunale sta portando a compimento un intervento di grande valore, sia per l’aspetto della riqualificazione urbanistica sia per i significati simbolici dello stesso. Qui, infatti, in 55 anni di vita degli insediamenti abitativi che ci sono intorno mai nessuna amministrazione ha mosso un dito per garantire tutela al verde e conservazione agli arredi. Si sta facendo qualcosa di straordinario, che trasformerà uno spazio completamente abbandonato in uno pienamente fruibile da tutti, famiglie, anziani e bambini, che sarà curato e controllato tramite impianto di sorveglianza. Da residente prima che da amministratore, posso testimoniare che la gente che vive da queste parti non vede l’ora di poter tornare a utilizzare l’area ed è grata al sindaco Mellone e all’amministrazione che si è “accorta” di questa porzione di territorio urbano dopo decenni di incuria e colpevole trascuratezza.
Solo la faccia tosta e l’egocentrismo di qualcuno in mala fede può consentire di contestare questo intervento in modo spudoratamente pretestuoso. Massimo Vaglio, l’ambientalista “buono” per tutte le stagioni, ha sparato a zero su presunte azioni contro il verde e gli alberi di questo spazio. Vaglio non sa innanzitutto che l’accesso ai cantieri non è consentito ai non addetti ai lavori e nemmeno ai reggitori di smartphone, non sa che tutti gli interventi sul verde sono stati concordati e puntualmente condivisi con l’agronomo di Bianco Igiene Ambientale (che è suo fratello), che l’intervento consentirà di avere 1500 metri quadri di verde, che (anche grazie al Rotary che ha donato 34 nuovi alberi) il numero complessivo degli alberi sarà alla fine di una quarantina in più rispetto a quelli esistenti oggi e che questi ultimi saranno adeguatamente rimondati. Non sa, anzi finge di non sapere, che prima dell’insediamento di questa amministrazione su quella aiuola malconcia c’era una boscaglia inaccessibile e pericolosa, uno scenario indegno di qualunque città del mondo. Non mi pare che abbia mai chiesto a megafoni amici di aiutarlo a denunciare anche quello. Questa indignazione a intermittenza è nauseante.
Sergio Manca
Gruppo consiliare Libra.
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