Siciliano replica. Il testo integrale.
La signora Giulia Puglia, che in questi lunghi anni ha fatto e continua a fare la corsa ad apparire per le sue passerelle anche alla sagra del fungo porcino di Rocca Priora, sulla questione della sezione “con metodo Montessori” di via Oronzo Quarta mente in modo goffo ed indegno, sapendo di mentire.
Nonostante la signora in questione abbia impiegato qualche giorno a farsi partorire dal solerte e strapagato ufficio stampa del Comune di Nardò una toppa giustificativa rispetto a quanto da me contestato sulla pubblicizzazione da parte del Polo 2 di Nardò della “sezione Montessori”, è stata capace da un lato, nel tentativo rocambolesco di raccontare una bugia, di dare ragione alla tesi da me ipotizzata: quella sezione non aveva i titoli, strutturali e didattici, per il metodo Montessori, dall’altro dare prova della sua inadeguatezza al ruolo che ricopre e per il quale i neretini sono costretti a pagarle lo stipendio da diversi anni.
Puglia afferma che per la sezione di via Oronzo Quarta venne presentato un progetto di “sperimentazione” del metodo Montessori a Maggio 2023 da parte di una docente e lo stesso progetto è stato avviato nell’anno scolastico successivo, cioè a Settembre. “Contestualmente – afferma sempre la fida del sindaco – le docenti titolari hanno iniziato a frequentare il corso di differenziazione didattica Montessori per la scuola dell’infanzia.”. Quindi l’anno scolastico 2023/2024 ha avuto inizio con un progetto sperimentale di “metodo Montessori”, pubblicizzato con tanto di locandine che allego di seguito (per smentire l’altra strisciante bugia della Puglia sulla non menzione di detto metodo nella locandina dell’ultimo open day) senza che vi fosse alcun titolo autorizzativo né dell’Opera nazionale Maria Montessori né del Miur. Titoli che, come Puglia stessa afferma, rappresentano “passaggi normativi che saranno seguiti scrupolosamente”. Saranno, appunto. Nel futuro. Nel frattempo tanti genitori hanno iscritto i propri figli ad una sezione sponsorizzata con un determinato tipo di didattica, quella Montessoriana, che, evidentemente, non poteva, normativamente, essere esercitata.
Al posto della signora Puglia proverei un’infinita vergogna. Ma lei ride ed è contenta. Le bugie, per lei come per i suoi compari di cordata, sono pane quotidiano. Poco importa se a farne le spese siano le famiglie neretine.
Lorenzo Siciliano
Consigliere Comunale
Capogruppo Partito Democratico
