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729 CONTROLLI E 39 MILA EURO DI SANZIONI DEGLI ISPETTORI AMBIENTALI NEL 2024

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729 attività di controllo sul territorio e sanzioni amministrative per oltre 39 mila euro. Questo il bilancio, in cifre, dell’operato del nucleo di ispettori ambientali del Comune di Nardò nel corso del 2024. Sotto la “lente” degli ispettori, che operano sotto l’egida tecnico-operativa della Polizia Locale e dell’assessorato all’Ambiente, le violazioni dei regolamenti comunali e delle ordinanze sindacali in tema di deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti. Un’attività capillare e complessa quella del nucleo, che oltre a compiti di segnalazione e contestazione delle violazioni, fa informazione e educazione in materia ambientale. Non solo per il corretto conferimento dei rifiuti, ma più in generale per la difesa del suolo e del paesaggio e per la tutela dell’ambiente.

I 729 servizi, svolti con fototrappole mobili, con appostamenti e a seguito delle segnalazioni pervenute al Comando di Polizia Locale, hanno portato come detto a un totale di sanzioni di poco superiore a 39 mila euro, il più alto registrato negli ultimi anni. I controlli hanno riguardato soprattutto la mancata differenziazione delle frazioni di rifiuto e la non corretta gestione da parte dei cittadini e delle attività commerciali. In particolare, sono state espletate le verifiche sulla ottemperanza da parte delle utenze non domestiche (quindi, attività commerciali, di ristorazione, ecc.) alla ordinanza sindacale n. 86 del 12 febbraio 2024, che obbliga i destinatari del provvedimento a “schermare” i contenitori dei rifiuti posizionati all’esterno con strutture di mascheramento. Altri controlli e altre sanzioni hanno riguardato l’abbandono indiscriminato dei rifiuti domestici nei cestini stradali e nelle isole ecologiche posizionate nei pressi delle spiagge. In alcuni casi isolati, è stato riscontrato l’abbandono di rifiuti urbani pericolosi (che hanno determinato l’attivazione delle procedure giudiziarie di rito).

Una parte consistente dei controlli è stata effettuata tramite fototrappole mobili, che hanno portato alla rilevazione di 36 illeciti. Molti dei responsabili degli abbandoni sono persone non iscritte ai registri e, quindi, evasori Tari, come è emerso dalle successive verifiche.

Una novità dell’attività degli ispettori ambientali nel 2024 è stata quella del contrasto del fenomeno dell’abbandono o dell’incendio di plastiche agricole e dell’abbandono di rifiuti di matrice edile.

Sono stati effettuati, inoltre, 187 pattugliamenti nel parco di Portoselvaggio a tutela della flora e dalla fauna dell’area. Quest’attività ha portato, tra le altre cose, alla segnalazione e alla identificazione di numerose persone in sosta nel parco in orario notturno (che è vietato).

Nel corso di un’attività di controllo in una zona rurale, infine, è stato sorpreso in flagranza un uomo intento ad appiccare un incendio in un terreno con numerosi alberi e rifiuti abbandonati, quindi con rischi potenziali di diverso tipo. Questa persona è stata identificata e denunciata alla Procura della Repubblica.    “Grazie agli ispettori ambientali per il prezioso contributo al decoro e alla difesa dell’ambiente – dice l’assessora all’Ambiente Giulia Puglia – che per la verità non è mai abbastanza, visto che non diminuiscono violazioni e comportamenti scorretti soprattutto in tema di rifiuti. Da parte di tante persone c’è ancora un atteggiamento sbagliato nei confronti del contesto che ci circonda. Perché, per esempio, partono dalla convinzione, totalmente ingiustificata, che la differenziazione dei rifiuti sia inutile. L’obiettivo è rendere sempre più marginale l’operato degli ispettori nel tempo, parallelamente alla crescita di una consapevolezza e di una coscienza diversa su questi temi da parte di tutti”.    

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