Arrestato oggi un uomo del 1991, di origine moldava, definito lo “spiderman di Nardò” per essersi arrampicato, a metà dicembre scorso ed a mani nude, lungo la facciata barocca della chiesa di San Domenico. Oggi ha veramente rischiato di compiere un gesto irreparabile entrando con una mazza da baseball nel locale commissariato per colpire alla cieca. A farne le spese l’avvocato della madre che il moldavo ha ferito sferrando colpi con violenza inaudita.
I due si trovavano presso il Commissariato di Polizia proprio perché la donna intendeva denunciare il figlio per le ripetute minacce di morte a scopo di estorsione.
Si tratta di un 34enne ribattezzato come lo “spiderman di Nardò” quando il 12 dicembre è riuscito a tenere in scacco decine di soccorritori arrampicandosi sulla facciata barocca di una chiesa del Centro storico e lanciandone pezzi ai passanti.
Tanti, nel mese di dicembre, gli interventi della polizia per frenare le intemperanze dell’uomo.
Stamattina l’epilogo della vicenda: l’uomo si è presentato in commissariato, suonando al campanello, con una borsa dalla quale ha estratto una mazza da baseball.
All’interno dell’edificio, non appena ha varcato la soglia d’ingresso, l’uomo ha pesantemente colpito l’avvocato che si trovava lì per assistere la madre che intendeva denunciare il figlio per le continue vessazioni. Una brutale aggressione, con ferite riportate dal legale e giudicate guaribili in trenta giorni. Con la mazza di ferro è riuscito a colpire l’avvocato alle gambe ed alle braccia, con le quali il professionista tentava di parare i colpi, mentre la mamma riusciva a nascondersi nelle stanze del commissariato.
L’uomo è stato successivamente placcato da un poliziotto che è rimasto ferito durante la colluttazione. Anche l’agente guarirà in trenta giorni per lesioni alla schiena ed alla nuca perché l’aggressore, anche da terra, scalciava e sgomitava. Il cittadino moldavo, infine, è stato arrestato e trasferito nel carcere di Lecce di Borgo San Nicola.