Lo sport neretino ha ancora una volta dimostrato la sua forza di coesione, radunandosi per la tradizionale Messa dello Sportivo, evento che ogni anno celebra la fede e l’impegno sportivo della comunità. L’incontro, organizzato dal Presidente del Consiglio Comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta Comunale dello Sport, ha visto una grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti locali, diventando un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di sport.
La cerimonia, che si è svolta il 20 dicembre presso la Cattedrale di Nardò, è stata celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli. L’omelia di Mons. Filograna è stata un momento di profonda riflessione, capace di trasmettere coraggio e ispirazione, soprattutto per i giovani atleti presenti. Un messaggio di speranza e determinazione, che ha toccato i cuori dei tanti ragazzi, impegnati ogni giorno a perseguire i loro sogni sportivi.
Dirigenti, allenatori, atleti e appassionati di tutte le discipline, da quelle individuali a quelle di squadra, si sono uniti per unire fede e sport, in un gesto simbolico che ricorda l’importanza dei valori sani che lo sport può trasmettere. In particolare, la Messa è stata un’occasione per riflettere sui principi fondamentali dello sport: il rispetto per gli altri, la dedizione, l’allenamento, e la sana competizione. Questi sono valori che vanno oltre il campo da gioco e che, come sottolineato da Mons. Filograna, devono guidare la vita di ogni sportivo.
L’appuntamento annuale si conferma quindi un momento di grande significato per la comunità sportiva neretina, un’occasione di unità che coinvolge tutte le età e tutte le discipline, dalla pallavolo al calcio, dalla ginnastica alla corsa. Una tradizione che, anno dopo anno, rafforza il legame tra sport e fede, mostrando come questi due ambiti possano camminare fianco a fianco, offrendo insegnamenti importanti per la crescita personale e collettiva.
La Messa dello Sportivo è più di una semplice cerimonia liturgica: è una celebrazione della passione, della fatica, e dei sogni che animano ogni atleta, ma anche una riflessione sulla dimensione spirituale e umana che lo sport sa regalare. Con la partecipazione dei giovanissimi, che sono il futuro dello sport neretino, questo evento si conferma un momento irrinunciabile, capace di rinnovare e rafforzare i valori dello sport in tutta la comunità.