In un’epoca dominata dalla globalizzazione del sapere e dei sapori, dove spesso a farla da padrone è un appiattimento verso il basso della qualità degli ingredienti e dei prodotti finali, crediamo fermamente che la differenza possano farla due fattori: il lavoro, quando scaturisce da idee innovative; e le competenze tecniche, artigianali, che si ottengono soltanto mettendo le proverbiali “mani in pasta”.
La storia imprenditoriale che vi raccontiamo è ancora nella sua fase iniziale, ma l’idea ricalca alla perfezione la premessa e quindi parte secondo noi con i favori del pronostico. “L’esperimento”, come ancora lo definiscono i suoi ideatori, nasce dall’ingegno di due giovani ragazzi di Nardò, Mattia Maniglio, ventiquattrenne emergente imprenditore neretino, e Simone Trifoglio, altrettanto giovanissimo enologo, entrambe con una esperienza importante maturata nel panorama vitivinicolo salentino, avendo lavorato per anni per due importanti cantine del territorio, presso le quali continuano ancora oggi a portare avanti le loro professioni.
Hanno creato una nuova bevanda alcolica a base di succo di melograno 100% bio, lavorato secondo il metodo di vinificazione in bianco, che si distingue da quello dei rossi per l’assenza di contatto tra mosto e bucce durante la fase di fermentazione. L’idea nasce circa 6 mesi fa e si sviluppa nel corso di questo tempo durante il quale i due giovani enologi-imprenditori hanno lavorato sodo per cercare di arrivare al miglior prodotto possibile.
“Siamo tra i primi in Italia ed in Europa” – ci raccontano i protagonisti di questa interessante sfida imprenditoriale “Made in Nardò” – “ad aver lavorato sul succo di melograno, trasformandolo col metodo di vinificazione in bianco. I melograni sono autoctoni e provengono da coltivazioni che seguono scrupolosamente tutti i disciplinari della coltivazione biologica e sostenibile. Abbiamo realizzato una bevanda che registra un grado alcolico di 13°, dal profumo naturalmente legato al suo principale ingrediente, il melograno, arricchito da un gusto di frutti rossi e sentori di rosa. Il colore si presenta rosso vivace. Il sapore è equilibrato, dolce e beverino. La bevanda si presta ad essere degustata in calice o in un bicchiere da cocktail, perfetta quindi anche per la mixology”.
A questo punto non ci resta che chiedere ai nostri due amici quando sarà possibile iniziare a degustare questa nuova bevanda, se hanno quindi intenzione di produrla per il pubblico e con quale formul commerciale: “Siamo ancora in una fase di sperimentazione, per quanto molto avanzata. Possiamo dire di essere quasi arrivati al prodotto finale, ma da tecnici scrupolosi quali noi ci fregiamo di essere abbiamo ancora intenzione di lavorarci su per limare alcuni aspetti migliorabili del prodotto finale. Si tratta di modifiche forse impercettibili per il consumatore finale, ma molto importanti per noi. Abbiamo intenzione di commercializzare a breve il nostro prodotto, alla fine di questo percorso di prove. Non ci diamo una tempistica, ma sicuramente a breve contiamo di affacciarci ufficialmente sul mercato”.
A questo punto ci auguriamo che Mattia e Simone scelgano in futuro la nostra redazione anche per la prima prova assaggio del loro nuovo prodotto! Nel frattempo prendiamo spunto dal significa biblico che il melograno rievoca, richiamando i simboli della benedizione e della prosperità per il prosieguo del loro lavoro e della loro esperienza professionale ed imprenditoriale che naturalmente continueremo a seguire anche in futuro.
Giuseppe Spenga