Appena qualche settimana fa, alla fine del mese di gennaio, si è svolta a Copertino la cerimonia di inaugurazione ed affidamento alla Caritas Diocesana di Masseria “La Tenente”, bene confiscato alla malavita organizzata nel 2014. In quella occasione venne ribadito l’eccezionale valore simbolico che questo passaggio avrebbe rappresentato: la masseria sarebbe diventata “un segno tangibile di riscatto del bene sul male, della comunità sull’individuo, della comunione sull’egoismo”. E poi, la promessa: “Con il Comune di Copertino” – ma possiamo aggiungere a questo punto “con tutta la Comunità”, ndr – “vivremo una serie di incontri con testimoni e voci di legalità”.
Ebbene, a distanza di soli tre mesi da quella data, nella Masseria “La Tenente” si terrà, dal 13 al 21 aprile prossimi, una mostra dedicata a Rosario Livatino, magistrato ucciso dalla mafia nel 1990 e proclamato beato nel 2021.
L’evento è promosso dalla Caritas Diocesana di Nardò-Gallipoli, guidata dal neretino don Giuseppe Venneri. Particolarmente significativo è stato un altro appuntamento, svoltosi venerdi 12 aprile, giorno in cui la camicia che il magistrato indossava al momento dell’efferato omicidio patito per mano mafiosa è giunta nel piazzale antistante la Chiesa di San Giuseppe Patriarca, sempre a Copertino; e la celebrazione della Messa da parte del Vescovo della Diocesi, Mons. Fernando Filograna, presso la Parrocchia Sancta Maria ad Nives. La reliquia resterà a Copertino ancora due giorni e sarà visibile quindi ai fedeli ed ai fruitori della esposizione fino a domenica prossima.
Tanti gli eventi previsti nel periodo della tappa salentina della mostra, dal titolo “Sub tutela Dei – Sotto la protezione di Dio”, i quali accompagneranno il ricordo del tragico evento delittuoso ed inviteranno la comunità partecipante alla riflessione, coinvolgendo soprattutto le scuole ed i giovani.
Significative a tal proposito sono state le parole di don Giuseppe Venneri, Direttore della caritas Diocesana di Nardò-Gallipoli: «Abbiamo fortemente voluto la presenza della reliquia del Martire Rosario Livatino e della mostra Sub Tutela Dei, perché la vita del Giudice Livatino, le sue parole, sono di un’attualità sconvolgente in un momento storico denso di turbamenti sociali. È importante ricordare quanto la vita del cristiano sia ben vissuta quando i valori del Vangelo si incarnano nelle scelte quotidiane, a imitazione di Cristo che, come abbiamo ricordato il Giovedì Santo appena trascorso “avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine”, amare il prossimo, amare Dio sino in fondo, a costo della paura, a costo del sacrificio. Il Beato Rosario Livatino, giudice martire cristiano, ci testimonia l’attualità del Vangelo, l’attualità di un cristianesimo impegnato in ogni ambito della vita umana, capace di non scendere a compromessi che possano ledere la dignità della persona umana, del bene comune.».
GIUSEPPE SPENGA