La scuola come istituzione educativa è chiamata alla formazione di cittadini consapevoli delle proprie scelte e deve saper promuovere attivamente la centralità della persona nell’orizzonte della responsabilità. Questo termine, responsabilità, nella realtà attuale assume dei significati ancora più concreti, attivi e partecipati, è espressione di una dimensione culturale e relazionale che si costruisce nella collettività giorno per giorno.
Anche le sanzioni disciplinari oggi necessitano di una forte funzione educativa e devono assumere un valore formativo volto all’acquisizione di comportamenti più responsabili, di scelte “pensate” e non agite con impulsività: si tratta di un traguardo importante che la comunità educante è chiamata a sviluppare. È un quest’ottica pedagogica di avanguardia che l’IISS ‘E. Vanoni’ di Nardò ha deciso, a partire da quest’anno scolastico, di commutare i classici giorni di ‘sospensione’ da scuola – disposti dai Consigli di Classe a seguito di comportamenti scorretti – in giorni di volontariato attivo presso l’associazione educativa senza fini di lucro ‘Comunità di Capodarco’. Questa scelta è stata fatta nell’ottica di coltivare nei ragazzi la cultura dell’integrazione e dell’inclusione sociale, superando le logiche meramente punitive, e puntando a lasciare nei giovani coinvolti il valore della solidarietà.
La scelta del ‘Vanoni’ si pone inoltre nella direttrice tracciata dal Ministero dell’Istruzione, il quale ha più volte suggerito come lo strumento della sospensione, intesa come semplice allontanamento dalla scuola, si sia dimostrato nei casi migliori un tampone momentaneo. È dunque stato raccomandato alle scuole che gli studenti sospesi vengano coinvolti in attività di riflessione e di approfondimento sui temi sociali legati ai comportamenti che hanno portato alla sanzione disciplinare.