L’amministrazione comunale fa chiarezza sulle voci circolate in questi giorni in città relative a presunte, radicali, modifiche nella composizione delle classi e nella destinazione degli insegnanti, che sarebbero determinate dalla prevista riduzione, da tre a due, degli istituti scolastici comprensivi. A spiegare nei dettagli la situazione il dirigente dell’area funzionale n. 5 Nicola D’Alessandro.
“La riduzione da tre a due degli istituti comprensivi di Nardò – evidenzia – è stata prevista in sede nazionale con Decreto 127/2023 del Ministro dell’Istruzione. Sulla base di tale decisione, la Regione Puglia ha formulato una proposta che è stata oggetto di osservazioni sia da parte del Comune che da parte degli istituti comprensivi. I criteri adottati sono quello di prossimità e quello finalizzato a creare due istituti comprensivi con un simile numero di alunni, sia nel complesso che per ogni fascia di età (infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado). La riduzione del numero di istituti comprensivi ha effetto solo sul numero dei dirigenti scolastici e non comporta nessuna riduzione nel numero delle classi e degli insegnanti, né lo spostamento di insegnanti e degli alunni dalle attuali sedi. Cambierà eventualmente solo il dirigente scolastico.
Possono star tranquilli quindi gli insegnanti, le famiglie e i piccoli, per loro non cambierà nulla: ogni alunno conserverà i propri insegnanti e la propria sede scolastica. Notizie diverse sono infondate e hanno il solo effetto di creare confusione”.