Gli avvocati di Lecce segnalano come l’entrata in vigore delle nuove norme a modifica dello Statuto del Contribuente entrano a gamba tesa sulla figura del Garante del Contribuente spogliandolo di ogni potere. L’Avv. Donadei denuncia “Purtroppo il Garante perderà anche i pochi poteri che aveva per garantire il rispetto dei diritti dei contribuenti”.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto legislativo n.219/2023, sono previste importanti modifiche allo “Statuto del Contribuente” che entreranno in vigore a partire dal prossimo 18 gennaio 2024.
Nello specifico, il D.Lgs. n.219/2023 all’art. 1, comma 1, lettera p) ha sostituito integralmente il vecchio art.13 dello Statuto, concernente il “Garante del Contribuente”, introducendo il nuovo Garante Nazionale del Contribuente.
In merito a tali novità si registra la posizione molto critica del Presidente onorario di Camera Civile Salentina, l’Avv. Salvatore Donadei, il quale fa presente che “Subito dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale abbiamo analizzato – insieme ad alcuni colleghi di Camera Civile Salentina e in particolare con l’Avv. Matteo Sances – la normativa e purtroppo dobbiamo constatare un pesante ridimensionamento del Garante del Contribuente”.
Continua sul punto l’Avv. Donadei “Ricordiamo che le modifiche introdotte dal Legislatore vanno letteralmente nella direzione opposta alle iniziative che Camera Civile Salentina ha avviato in questi anni per favorire il dialogo tra Fisco e contribuenti anche attraverso un’Autorità terza e indipendente che potesse realmente intervenire in caso di errori e/o abusi dell’Amministrazione. Invece siamo costretti e registrare con questa manovra la riduzione del numero dei garanti (prima presenti in ogni regione e ora solo uno a livello nazionale) oltre alla totale eliminazione dei già pochi poteri a disposizione”.
Nello specifico, il nuovo art. 13 rubricato “Garante nazionale del contribuente”, prevede appunto che tale autorità potrà solamente “rivolgere raccomandazioni ai direttori delle Agenzie fiscali”, controllare la “funzionalità dei servizi di assistenza e di informazione” al contribuente, “richiamare gli uffici finanziari” al rispetto dei diritti del contribuente sottoposto a verifiche fiscali e dei termini previsti per i rimborsi di imposta. Ogni sei mesi, inoltre, il Garante consegnerà una relazione al Ministero delle finanze e ai vertici della Guardia di finanza individuando le criticità più rilevanti.
Al riguardo, evidenzia appunto l’Avv. Donadei “Una volta letta la norma abbiamo da subito fatto un raffronto con quella precedente e abbiamo notato come sia stata cancellata la norma che permetteva al Garante di individuare <<casi di particolare rilevanza in cui le disposizioni in vigore ovvero i comportamenti dell’amministrazione determinano un pregiudizio dei contribuenti o conseguenze negative nei loro rapporti con l’amministrazione, segnalandoli al direttore regionale o compartimentale o al comandante di zona della Guardia di finanza competente e all’ufficio centrale per l’informazione del contribuente, al fine di un eventuale avvio del procedimento disciplinare …>> (ossia il vecchio comma 11 dell’art.13). Ma non solo; è stato eliminato anche il vecchio comma 6 del precedente articolo 13, il quale recitava <<Il Garante del contribuente …. rivolge richieste di documenti o chiarimenti agli uffici competenti, i quali rispondono entro trenta giorni, e attiva le procedure di autotutela nei confronti di atti amministrativi di accertamento o di riscossione notificati al contribuente>>. In pratica, riteniamo che se prima almeno fosse stato riservato al Garante un potere di <<moral suasion>> nei confronti degli uffici dell’Amministrazione ad oggi non vi sia neanche questa possibilità”. Gli avvocati di Lecce, dunque, fanno sapere che stanno provvedendo a informare le associazioni di imprese e consumatori per segnalare questa grave anomalia e valutare insieme le opportune iniziative anche a livello istituzionale.