Inaugurata Venerdi 10 novembre alle ore 10,30 per un’esposizione che raccoglie le opere di Adriano Venturelli, Fausto De Nisco, Daniele Dell’Angelo Custode, Maurizio Gabbana
Approda a Forte dei Marmi (LU) la ricerca del ‘Transmanierismo Contemporaneo’, movimento artistico fondato a metà degli anni Ottanta mutuato dalla volontà di ‘agire per pensare e pensare per agire’ che propone la mostra evento ‘La genetica della non violenza’. Adriano Venturelli, Fausto De Nisco, Daniele Dell’Angelo Custode, Maurizio Gabbana i quattro ‘transmanieristi’ che presenteranno le loro opere nella prestigiosa cornice del Fortino Leopoldo I, dopo essere stata esposto per due mesi a Piacenza nel Palazzo Gotico in Piazza Cavalli. Quattro differenti percorsi, quelli degli artisti che espongono, altrettante sensibilità che intrecciano temi pittorici/scultorei/fotografici declinando un comune sentire verso il quale converge il loro impegno contro guerra e violenza. Nasce da qui la ‘Genetica’ che da’ il titolo alla mostra, il cui incedere, articolato sulle diverse collezioni presentate dai quattro artisti, ne traduce la volontà di mettersi al servizio di una comunità con cui interagire anche attraverso la collaborazione con diverse associazioni. Il cui contributo trasforma l’esposizione del Fortino nella visione comune di un mondo migliore comunque possibile, al netto di contingenze, fatte di scenari bellici e crisi economiche, che suggeriscono altro. Visione comune, appunto, e condivisione: la non violenza e la pace come valori universali, non come termine astratto buono soprattutto per il mainstream: nel periodo di apertura della mostra, visitabile fino a domenica 13 novembre ore 13, non mancheranno infatti approfondimenti cui parteciperanno, tra gli altri:
Associazione Fortemente NOI
L’esposizione, curata da Stefano Danieli e Carmen Vicinanza,
Trasmaninerismo Contemporaneo ‘La Genetica della non violenza’
Adriano Venturelli (‘Colors’), Fausto De Nisco (‘I figuri’), , Daniele Dell’Angelo Custode (‘Combusta hope’), Maurizio Gabbana (‘Assenza’)