Al fine di contrastare il fenomeno dell’abusivismo nell’ambito delle attività di pubblico spettacolo e trattenimento, dopo aver effettuato i dovuti controlli, la Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Lecce, coadiuvata da personale del Commissariato di Nardò, ha provveduto alla notifica di atti di diffida nei confronti di alcuni esercizi pubblici e strutture ricettive di questa provincia.
Si tratta di tre stabilimenti balneari, tra S. Maria al Bagno e S. Caterina, una struttura ricettiva del comune di Lequile ed un esercizio pubblico in C.da Torre Uluzzo, nel comune di Nardò.
Le segnalate attività abusive, pubblicizzate anche attraverso i social media, sono state oggetto di esposti, cui è seguita un’attività di verifica presso gli uffici comunali competenti al rilascio delle autorizzazioni previste, che ha consentito di accertare l’assenza dei titoli necessari per lo svolgimento di spettacoli ed attività di intrattenimento musicali.
Tali attività illecite, in alcuni casi protrattesi anche dopo la mezzanotte ed alla presenza di un numero rilevante di spettatori, oltre ad arrecare un considerevole danno economico ai gestori che operano nel rispetto delle normative, comportano un elevato rischio per l’incolumità degli stessi avventori, considerata la carenza delle necessarie misure di sicurezza, alla cui esistenza è subordinato il rilascio delle licenze.
Per lo svolgimento di un pubblico spettacolo all’interno di un locale pubblico occorre, infatti, essere muniti della licenza ex art. 68 T.U.L.P.S., che comporta la necessaria verifica di agibilità dei locali, ai sensi dell’art. 80 T.U.L.P.S..
Con la diffida, atto di natura cautelare, i titolari dei locali pubblici con carenze autorizzative, vengono invitati a non effettuare eventi di intrattenimento musicale e pubblici spettacoli – tant’è che in alcuni casi sono stati annullati eventi già pubblicizzati – con l’avvertimento che, in caso di inosservanza, andranno incontro ai provvedimenti sanzionatori previsti, oltre all’avvio di un procedimento giudiziario, qualora i fatti accertati assumano rilievo penale.