Due consiglieri di maggioranza abbandonano il Consiglio al momento del voto sul punto numero 7 all’ordine del giorno e il sindaco Pippi Mellone annuncia pubblicamente la loro estromissione dalla maggioranza. È accaduto durante la seduta di ieri sera dell’assise comunale. Si tratta dei consiglieri Alberto Gatto e Pierluigi Tarantino, che non hanno partecipato al voto su alcune importanti delibere all’ordine del giorno. I due, peraltro, all’inizio della seduta hanno comunicato la costituzione in Consiglio del gruppo Fratelli d’Italia, a sostegno della maggioranza e della giunta. Un sostegno che, nei fatti, è mancato già al primo passaggio utile.
“È assolutamente grave – ha detto senza mezzi termini il sindaco Pippi Mellone – l’abbandono dell’aula dei due consiglieri alla vigilia della discussione e del voto su alcune delibere molto importanti. Un abbandono non preannunciato e non motivato. Non sono abituato a parlare in politichese: chi fa parte di questa squadra viene in Consiglio, partecipa e ci mette la faccia sempre, perché abbiamo precisi impegni che i cittadini ci hanno affidato. E perché fare politica non significa scappare, ma assumersi responsabilità, prendere decisioni, fare scelte. Chi si sottrae senza giustificazioni evidentemente è fuori dalla squadra stessa. Tutto questo al netto della costituzione del gruppo Fratelli d’Italia, che mi lascia totalmente indifferente, pur essendo Fratelli d’Italia un partito rispettabilissimo, che fa parte della coalizione di centrodestra in cui mi riconosco e il cui coordinatore provinciale è un mio caro amico che ho sostenuto alle ultime elezioni politiche come candidato per la coalizione alla Camera dei deputati”.
Al consigliere Alberto Gatto, inoltre, il primo cittadino ha revocato le deleghe alla Protezione civile, Associazionismo e Terzo settore, che gli erano state assegnate a inizio mandato.
Nel merito dei lavori del Consiglio, è stato approvato il progetto della società Property & Property s.r.l. relativo all’insediamento di una nuova attività produttiva e alla realizzazione di un intervento edilizio di ristrutturazione di un capannone esistente sulla strada statale n. 174 Nardò-Galatone. È stato bocciato, invece, il cambio di destinazione d’uso in “Casa del commiato” di un locale della ditta Calignano s.a.s. in via Brindisi, che avrebbe richiesto una deroga al Prg e alle norme di legge. L’aula, a maggioranza, ha ritenuto una struttura di questo tipo confliggente con le esigenze e gli interessi dei residenti e delle attività della zona, nonché con le esigenze della circolazione automobilistica. Anche sulla base del parere della Asl, per la quale la realizzazione di questa struttura nel centro abitato, in deroga alla legge vigente (che ne prevede la realizzazione ad almeno 200 metri dal centro abitato stesso), comporta diverse implicazioni che possono influire sul benessere psicofisico dei residenti dell’area.