Movimento Consumatori e Partite Iva Nazionali comunicano di aver presentato nei giorni scorsi un esposto alla Corte dei Conti per segnalare la recente sentenza di Lecce che ha annullato più di 8 MILIONI di euro di tributi e condannato gli uffici al pagamento delle spese processuali.
Più precisamente stiamo parlando della sentenza n.2794 del 27 ottobre scorso della Corte di Giustizia Tributaria di 2° grado della Puglia (Presidente: Giardino, Relatore: Toriello) che ha annullato una pretesa fiscale da oltre 8 milioni di euro, tra Iva e sanzioni, intimati per sbaglio a una contribuente di Parabita. La signora, difesa dall’Avv. Matteo Sances, ha dovuto affrontare oltre due anni di causa per ottenere giustizia e far accertare ciò che era chiaro fin dall’inizio, ossia che le pretese riguardavano altri soggetti. Nello specifico, il debito erariale era riferito a una società di cui la contribuente veniva ritenuta erroneamente coobbligata.
Sul punto interviene l’Avv. Salvatore Donadei, il quale fa presente che “La vicenda accaduta a questa contribuente è a dir poco incredibile e già nelle settimane scorse abbiamo ritenuto opportuno segnalarla ai media. Basta leggere la sentenza, infatti, per comprendere come il concessionario della riscossione (ex Equitaia per intenderci) abbia continuato a pretendere il pagamento di queste pretese nonostante la contribuente fosse del tutto estranea e l’ente impositore, ossia l’Agenzia delle Entrate di Lecce, avesse già ammesso l’errore da tempo. Per questi motivi ritengo significativa la denuncia di queste associazioni alla Corte dei Conti”.
Sul punto, fa sentire la sua voce anche il Vice Presidente Nazionale di Movimento Consumatori, il Dott. Bruno Maizzi, il quale sottolinea che “Ciò che ci rende basiti nel caso in questione è che il concessionario ha continuato a intimare il pagamento delle somme nonostante l’ente creditore (ossia l’Agenzia delle Entrate di Lecce) avesse ammesso l’errore. Tale comportamento ha portato a una pesante condanna al pagamento delle spese processuali per Agenzia Riscossione ed ecco perché sia Movimento Consumatori che Partite Iva Nazionali hanno sentito il dovere di denunciare i fatti alla Corte dei Conti”.
Conclude, infine, il Presidente di Partite Iva Nazionali, il Dott. Antonio Sorrento il quale sottolinea “Le nostre associazioni sono sempre aperte al dialogo con le istituzioni ma attenzione a ritenere questa sentenza un caso isolato. Ricordo che solo qualche mese fa segnalavamo la sentenza del Tribunale di Bari n.3401/2019 che aveva annullato una cartella <<pazza>> da oltre 13 milioni di euro. Alla luce di ciò comunico che d’ora in avanti saremo inflessibili con le Amministrazioni che sbagliano denunciando costantemente ogni violazione alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti”.