A chi non è mai capitato di ritrovarsi con una sensazione di pienezza e tensione a livello di stomaco e intestino?
In alcuni periodi può capitare di soffrire di gonfiore intestinale e avere lo stomaco gonfio, portando ad una sensazione di disagio e malessere.
Alle volte il gonfiore è una conseguenza di una alimentazione eccessiva e sregolata, altre volte esso è la manifestazione di un disagio psicologico.
Periodi prolungati di nervosismo, ansia e stress portano a dover fare i conti, oltre che con sintomi fisici, anche con sintomi psicologici che si manifestano a livello gastrointestinale andando a incidere negativamente sulla digestione e sul funzionamento complessivo dell’intestino.
Il gonfiore a livello addominale comporta una serie di problematiche e disagi: ci fa sentire inadeguati, ogni vestito che indossiamo lo troviamo fastidioso, siamo irritabili, ci guardiamo allo specchio e non ci piacciamo.
Nella maggior parte dei casi si tenderà ad attribuire la causa all’aumento di peso, per cui ci si metterà in riga, si avrà il pensiero costante di dover mangiare il più pulito possibile per eliminare la “pancetta” e si entrerà nel vortice delle diete fai-da-te.
All’inizio la motivazione è alta, l’impegno anche e si è più o meno costanti, dopo un po’ i risultati sperati non arrivano e si inizia ad allentare la presa: questo condurrà a frustrazione, delusione e rinuncia.
Tuttavia, ogni volta che ci guarderemo allo specchio continueremo a notare la pancia un po’ pronunciata e non riusciamo a spiegarci il perché.
Ci chiediamo come mai nonostante gli sforzi, l’alimentazione pulita (concetto molto relativo!) e attività costante non otteniamo l’effetto “pancia piatta”.
Purtroppo si tende a sottovalutare l’aspetto psicologico: oggigiorno i ritmi sono sempre troppo frenetici, gli impegni sono tanti e i pensieri e le preoccupazioni sono una costante.
Tutto questo in alcuni casi viene somatizzato, ossia vi è una manifestazione a livello fisico di problemi e disagi interiori, psichici.
Quando si è in periodi particolarmente stressanti, che possano causare anche ansia, questi se non gestiti in maniera adeguata tendono a bussare chiedendo di uscire e se non siamo in grado di gestirli troveranno il modo di farlo da soli. Uno di questi è il famoso gonfiore a livello addominale.
Ossessionarci con l’alimentazione, o meglio, credere che sia l’alimentazione l’unica causa di tale sintomo non è corretto: al contrario, insistere con alimentazione e allenamento potrebbero alle volte portare all’effetto opposto, creare ulteriore stress e rinforzare le tensioni.
Una soluzione, pertanto, potrebbe essere quella di prendersi del tempo per sé, staccare dalla routine (per quanto possibile) e rallentare. La Mindfulness è un potente mezzo attraverso il quale ritrovare la calma, fermarsi e fermare il vortice di pensieri che ci travolge.
La mindfulness permette di entrare in contatto con la propria esperienza interna, riconoscendo gli stati interni e imparando a starci insieme, senza averne paura o senza sfuggirci.
Alle volte la si affronta in maniera disfunzionale utilizzando il cibo come consolazione ed effetto calmante andando, così, a peggiorare lo stato di malessere generale.
È bene imparare a riconoscere, innanzitutto, i nostri stati interni, i pensieri e le sensazione e poi saper gestire tutto questo. Una volta entrati in possesso dei giusti strumenti il nostro corpo risponderà e riprenderà a funzionare regolarmente. Non sottovalutiamo la potenza della meditazione: non occorrono grossi sforzi e sacrifici, tutto ciò che dobbiamo fare è stare con noi stessi, ascoltarci e comprenderci, una volta fatto ciò, saremo più gentili verso noi stessi e accetteremo i nostri pensieri, di conseguenza il nostro corpo sarà lo specchio della nostra serenità.