Per malnutrizione si intende uno stato di squilibrio tra introduzione di nutrienti ed energia e il fabbisogno dell’organismo, che compromette lo sviluppo e il mantenimento di un buono stato di salute. Esistono due tipi di malnutrizione: la malnutrizione per eccesso e la malnutrizione per difetto. La malnutrizione per eccesso è il risultato di uno sbilanciamento tra calorie introdotte e calorie consumate, a favore delle prime. Questo porta a eccesso ponderale e a varie malattie a esso associate.
La malnutrizione per difetto, al contrario, è la conseguenza di un ridotto apporto calorico e nutritivo che non soddisfa il fabbisogno dell’organismo. In entrambi i casi si ha una carenza di sostanze nutritive introdotte con la dieta (intesa come stile alimentare), che può latentizzare per anni e manifestarsi poi con differenti problematiche.
La malnutrizione, in generale, può influire in modo significativo sulla salute orale e una cattiva salute orale, a sua volta, può provocare malnutrizione. Questo implica che buone abitudini alimentari promuovono una buona salute orale e viceversa. Una dieta priva di nutrienti, infatti, può portare all’insorgenza di malattie del cavo orale attraverso un’alterata omeostasi dei tessuti, una ridotta resistenza al biofilm microbico, il quale è di estrema importanza per la salute orale, e una diminuzione della capacità di guarigione dei tessuti infiammati o lesi. Il ruolo della nutrizione nella salute orale e dei suoi effetti sul sistema immunitario e sui processi infiammatori ha attirato recentemente l’attenzione dei ricercatori. Alcuni studi effettuati al riguardo dimostrano che manifestazioni patologiche del cavo orale sono associate a carenze nutrizionali. La disponibilità da parte dell’organismo di nutrienti adeguati è fondamentale per la crescita, lo sviluppo, il mantenimento e la riparazione dei denti o dei tessuti orali sani. Le carenze particolarmente rilevanti in questo ambito sono quelle di fluoruro, di folato, di vitamine del gruppo B, di vitamina A, C e D e di proteine. Il deficit di questi nutrienti colpisce quasi tutte le strutture del cavo orale, causando o contribuendo a ipoplasia dello smalto, scarsa mineralizzazione, carie e altre patologie.
Danni alla dentatura si osservano in soggetti che hanno abitudini malsane: ad esempio, una dieta ricca di zuccheri promuove processi come la demineralizzazione e la carie, una dieta povera in nutrienti è associata a candidosi orale e parodontite e l’uso di tabacco, così come il consumo di alcol, danneggia la dentatura e contribuisce a una varietà di malattie orali tra cui la stomatite. La conoscenza di queste relazioni consente al dentista di interrogare il paziente sulle abitudini alimentari e indirizzarlo, se necessario, verso un nutrizionista di fiducia che lo aiuti ad adottare un corretto stile alimentare.
La collaborazione tra professionisti è fondamentale per salvaguardare la salute della popolazione perché permette di individuare dei campanelli d’allarme relativi a situazioni che sono poi approfondite dallo specialista in questione; in questo caso, quella tra nutrizionista e dentista è una collaborazione professionale funzionale.