Caldo rovente: l’hub vaccinale di Nardó è in ginocchio. Sono soprattutto gli operatori sanitari coinvolti nella somministrazione dei vaccini nel centro di via Che Guevara, nella zona industriale, a segnalare l’ormai insostenibile situazione che soprattutto dall’inizio di questa settimana si vive presso la struttura messa a disposizione da un imprenditore locale. Pazienti, medici e infermieri accusano i disagi provocati dal calore intenso e dall’elevato tasso di umidità, con all’esterno soltanto un telo ben poco utile ad evitare malesseri tra gli utenti.
Quando pochi mesi fa la struttura è stata individuata per inoculare le dosi del vaccino anti-covid, abbiamo optato responsabilmente per il tacere sulla inopportunità di tale scelta, con un imprenditore e consigliere comunale che ha fornito, gratuitamente, uno dei propri capannoni per ospitare le somministrazioni optando per una struttura privata. Abbiamo evitato la polemica, vista l’importanza della questione, ma oggi ci chiediamo se quella scelta, oltre che inopportuna, non sia stata anche negativa e controproducente.
Gli operatori sono allo stremo, con fatica affrontano ogni giorno centinaia di pazienti che arrivano in una struttura di cemento, asfissiati dal caldo torrido, dopo l’ovvia attesa che in alcuni casi è anche di diverse ore. Ciò che ci lascia perplessi è soprattutto il disinteresse dell’Amministrazione sulle condizioni dell’hub, viste le temperature proibitive di questi giorni, e ci preoccupa non poco ciò che succederà nei giorni a venire, quando la situazione sembra destinata a peggiorare. Ci aspettiamo un intervento da parte del sindaco, che per lo meno (a danno ormai fatto) tenti di tamponare la situazione.
Comunicato stampa
Pierpaolo Losavio