L’alimentazione è uno dei fattori che maggiormente concorrono alla realizzazione di una forma fisica ottimale, presupposto necessario per il massimo rendimento atletico. L’attività sportiva, solo se effettuata a livello agonistico, deve essere considerata un’attività particolare da un punto di vista dietetico, in quanto in essa prevale significativamente, rispetto all’attività normale, l’esercizio muscolare ed un certo tipo di impegno psichico.
La dieta fornisce, attraverso gli alimenti, le molecole utili per svolgere le funzioni fisiologiche, promuove un incremento della massa muscolare e ottimizza il lavoro fisico e reintegra le perdite dovute allo stress fisico e mentale dell’atleta. L’efficacia della dieta dipende dall’adeguatezza dell’apporto calorico, dalla sua composizione in nutrienti e dalla modulazione degli apporti nutrizionali nelle varie fasi del programma sportivo: la preparazione atletica, la gara, il recupero. Non esistono alimenti “magici” o diete particolari che possano migliorare la prestazione atletica. Solo una sana e adeguata alimentazione contribuisce a rendere l’organismo efficiente ed in grado di affrontare gli impegni di allenamento e di gara.
L’alimentazione degli atleti deve tenere conto delle caratteristiche fisiche individuali e degli specifici programmi di allenamento, nonché della programmazione degli impegni agonistici. Per il periodo dell’allenamento lontano dagli eventi agonistici, è consigliabile un’alimentazione molto simile a quella consigliata anche per la popolazione generale e che si basa sul modello della dieta mediterranea. L’unica caratteristica distintiva dell’alimentazione di un atleta impegnato in continui e intensi programmi di allenamento è rappresentata da un aumentato fabbisogno di energia direttamente correlato all’effettivo aumento del dispendio energetico.
Dopo aver stabilito le ripartizioni in macronutrienti della dieta, bisogna suddividere li stessi nell’arco della giornata in funzione degli impegni di allenamento, di scuola, di studio e di lavoro. In generale si può, quindi, dire che mentre in passato l’alimentazione degli atleti era orientata prevalentemente alla prescrizione di regimi nutrizionali, a volte assai bizzarri e fantasiosi, da proporre in occasione dell’evento gara, oggi si pensa ad una vera e propria preparazione nutrizionale dell’atleta da realizzare nell’arco dell’intera stagione sportiva. Questo perché dall’idea di una dieta straordinaria per un evento straordinario (la gara), si è passati a considerare l’adeguata alimentazione dell’atleta come uno dei cardini fondamentali per promuovere uno stato di buona salute psico-fisica, premessa indispensabile per il raggiungimento di un’ottima prestazione sportiva.
Da quanto sin qui detto, risulta chiaro che non è corretto proporre schemi dietetici troppo rigidi da adattare genericamente a tutti i praticanti le diverse discipline sportive, ma al contrario è più corretto educare gli atleti a gestire individualmente la propria alimentazione e al contempo fornire loro una serie, la più ampia e adeguata possibile, di scelte alimentari consone agli specifici impegni atletici.