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Nardò

TRE PERSONE SPECIALI LASCIANO LA NOSTRA CITTÀ

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Tanto dispiacere in città per la scomparsa della professoressa Laura Orlando (nella foto), prima donna in politica a Nardò e anche prima preside donna della città. La docente aveva novant’anni ed è ricordata con molto affetto dagli studenti che la ebbero accanto come insegnante e poi capo d’istituto.
Nel 1964 venne nominata assessore dal sindaco Mario Calabrese e rimase in carica fino al 1967.
Dal 1952 era stata attiva vicepresidente del Movimento laureati dell’azione cattolica. E’ stata anche la prima preside donna della città: incaricata all’Istituto tecnico e poi di ruolo all’Istituto magistrale. Ha concluso una carriera trentennale al Liceo scientifico “Galilei”. Brillante docente di analisi matematica, fino a tre anni fa aiutava gli studenti universitari alla preparazione degli esami.

Nella chiesa di San Domenico nel Centro storico di Nardò, si sono svolti i funerali della signora Adriana Caputo. Vedova del compianto dottore Felice Metafune, la signora Adriana si distingueva per le caratteristiche di estroversione e umanità rivelate dal suo accetto campano – era nata a Napoli 81 anni fa – che rendevano concreta la vicinanza umana alle persone con cui dialogava. Il figlio della signora, Giorgio Metafune, è docente universitario e attivista storico delle battaglie ambientaliste in città e provincia.

Nella parrocchia di Santa Maria degli Angeli, invece, la cerimonia funebre per l’ultimo saluto ad Antonio De Razza, solo 62 anni, portato velocemente via ai suoi cari da una implacabile malattia.
Occhi chiari e limpidi, volto luminoso e sempre un sorriso per i propri clienti: Antonio era un esempio di lavoratore instancabile e tutti lo ricordano, praticamente da sempre, con indosso una tuta da lavoro per seguire e servire amici e semplici conoscenti che si rivolgevano a lui con fiducia e certezza assoluta che avrebbe risolto ogni problema.
La sua attività era un marchio di fabbrica e il nome, curioso – ma efficace e rivelatore dell’efficienza – che aveva la sua officina di elettrauto, “Scintilla”, aggiungeva simpatia al carisma di una persona perbene. Lascia la moglie e tre figli e il ricordo di persona dalla grande disponibilità.

 

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