Apre il 30 dicembre il Museo del Mare Antico, con annesso laboratorio.
Apre il 30 dicembre il Museo del Mare Antico, con annesso laboratorio.
Appuntamento alle ore 11 in via Marinai D’Italia per la prima apertura di un altro importante nodo della rete museale di Nardò. Dopo il Museo della Preistoria il Museo del Mare Antico di Nardò è il secondo Museo archeologico della Città. Al suo interno saranno esposti importanti reperti di età romana, provenienti dalle indagini archeologiche effettuate negli anni nel mare e lungo la costa di Nardò.
Gli ambienti del Museo ospiteranno:
– un nucleo dedicato all’esposizione e all’illustrazione del carico e della dotazione di bordo del Relitto della nave romana di Punta dell’Aspide, supportato da immagini ricostruttive, da riproduzioni dei particolari dello scafo e da un totem multimediale;
– un nucleo dedicato al Sito romano del Frascone nel quale saranno illustrate l’organizzazione e le fasi di frequentazione del sito, che in età repubblicana è stato occupato da una “villa” e in età imperiale da un villaggio di pescatori; i reperti archeologici esposti sono stati rinvenuti durante le campagne di scavo dirette dalla Professoressa Rita Auriemma, responsabile scientifica del Museo.
Anche questa sezione sarà munita di totem multimediale;
– un nucleo dedicato ad altri giacimenti che vengono illustrati attraverso reperti provenienti da rinvenimenti isolati e/o decontestualizzati e rappresentazioni di strutture costiere o infrastrutture portuali che ricostruiscono il Paesaggio Costiero del Salento nell’Antichità.
Ma il cuore della struttura, che la rende unica nel suo genere, è un importante Laboratorio di Restauro le cui attività saranno coordinate dalla Soprintendenza. Al suo interno saranno possibili il restauro, lo studio e la ricerca sui reperti archeologi rinvenuti durante le campagne di scavo archeologico.
Già definiti gli orari di apertura: l’allestimento museale sarà aperto nei giorni di martedì e venerdì, dalle ore 16,00 alle ore 19,00; per gruppi di visitatori , su prenotazione, sarà possibile visitare la struttura anche fuori dai giorni e dagli orari stabiliti.
La gestione provvisoria è stata affidata per circa due mesi a R.eTe. s.n.c. – Ricerca e Territorio, l’impresa culturale con la quale l’amministrazione ha sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato, tra l’altro, alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale di Nardò.
Nel frattempo l’ente sta procedendo a programmare l’affidamento definitivo, che avverrà in esito ad una procedura di evidenza pubblica, previa intesa con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Lecce, Brindisi e Taranto.
“A gennaio – dichiara l’assessore Mino Natalizio – verrà organizzato un convegno tematico che avrà come tema principale l’archeologia subacquea, a cui parteciperanno i rappresentanti di tutte le istituzioni artefici della realizzazione di questo importante tassello del sistema culturale del territorio, a partire dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Lecce Brindisi e Taranto, guidata dall’Architetto Maria Piccareta, e dalla Regione Puglia, con l’Assessore Loredana Capone. Il Museo del Mare Antico di Nardò contribuirà ad arricchire l’offerta dei contenitori culturali di Nardò, che consta del Museo della Civiltà Contadina, dal Museo della Preistoria di Nardò, dal Museo Acquario del Salento, dal Museo della Memoria e dell’Accoglienza, dalla mostra permanente dedicata a Vittorio Bodini, dalla Biblioteca “Vergari” e del Centro Servizi Culturali e Bibliotecari della Regione Puglia, ai quali si affiancano il Museo Diocesano e il Museo Archeologico dei Ragazzi”.
Soddisfazione nelle parole del Sindaco: “ho dato alla mia giunta l’obiettivo prioritario di rendere funzionali, fruibili e sostenibili i contenitori culturali della città, di potenziarli e metterli in rete e di aggiungerne dei nuovi per rafforzare l’infrastrutturazione culturale di Nardò – ha spiegato il Sindaco, Pippi Mellone – per questo sono molto soddisfatto per l’obiettivo raggiunto e per la sinergia che si è creata con la Soprintendenza, che ha saputo cogliere il nostro entusiasmo ed ha creato, con estrema disponibilità e rigore, le condizioni per l’apertura del Museo del Mare Antico di Nardò, una struttura che era chiusa da oltre trent’anni, e che oggi diventa un importante riferimento culturale per la Città. Nardò – ha aggiunto Mellone – è tra le poche Città ad avere ben due Musei inseriti nella Rete Nazionale dei Musei del Mare e della Marineria Italiana, network culturale che mette in rete i musei del mare, al quale abbiamo aderito di recente, sia con il Museo del Mare Antico di Nardò sia con il Museo Acquario del Salento, che si trova nel meraviglioso borgo marinaro di Santa Maria al Bagno. Con questa operazione rafforziamo la posizione di leadership culturale che la Città, con i suoi bravissimi operatori, si sta conquistando sul campo”.